La legge che regola i prezzi degli affitti e la mia esperienza

La nuova legge che regola i prezzi degli affitti a Barcellona è in vigore. Ti racconto come funziona e la mia esperienza.
España
12 Novembre 2020

Negli ultimi 5 anni, i prezzi degli affitti a Barcellona sono cresciuti del 40%. Trovare un appartamento o una stanza ad un prezzo ragionevole e compatibile con le retribuzioni percepite è per molti una missione impossibile.

Per combattere la speculazione, a fine Settembre, è entrata in vigore una nuova legge del Parlament Catalano per contenere i prezzi e mantenerli al di sotto di un indice fissato dalla Generalitat. L’indice è vincolante e si può calcolare in maniera pituttosto semplice online. E’ legato alla zona, le dimensioni e le caratteristiche dell’immobile. Per ottenere alcune delle informazioni richieste per effettuare la simulazione ti consiglio la pagina del catasto.

E’ evidente che ci sia bisogno di una misura per calmierare il mercato e combattere una bolla speculativa assolutamente incompatibile con il diritto costituzionale ad una casa degna. Sulla strategia da adottare, però, si è aperto un ampio dibattito che contrappone chi è a favore della limitazione dei prezzi adottata in Catalogna e chi, al contrario, la considera controproducente a lungo termine. Questi ultimi sostengono che si ridurrà l’offerta, peggiorerà lo stato degli immobili e che bisognerebbe investire in edilizia pubblica.

Il Partito Popolare, per esempio, ha annunciato che impugnerà la legge catalana per aver invaso competenze che apparterrebbero al governo nazionale.  Intanto, sull’altra sponda, il governo nazionale sta lavorando per approvare una legge che regolamenti gli affitti a livello nazionale

Credo che la necessità di porre freno alla scalata dei prezzi sia estremamente urgente e quindi considero positiva la misura di limitarli. D’altra parte, lo stato dovrebbe irrompere nel mercato con un piano nazionale per l’edilizia sociale ed accesibile

Messo da parte il panorama politico, vi racconto la mia esperienza. Come capita a molti , la mia casa si è trasformata in un ufficio così ho colto l’occasione per rimettermi alla ricerca di maggiori spazi, magari fuori dal centro urbano. Un posto dove potermi godere il sole da una terrazza, suonare la chitarra senza disturbare i vicini e non essere svegliato dai loro hobbies. Poesia a parte, la giungla immobiliaria sembra essere in lento miglioramento ma bisogna continuare a muoversi con attenzione per evitare brutte sorprese.

Mi spiego, alcune agenzie o proprietari non stanno rispettando la legge e continuano a proporre prezzi superiori al massimo consentito. Vi consiglio questa pagina ufficiale per conoscere alcuni dettagli della norma. In altre occasioni, mi è stato richiesto di pagare anche l’IBI (imposta sugli immobili a carico del proprietario) o le spese di condominio. Queste spese  possono essere riversate sull’inquilino solo se figuravano nel contratto del precedente affittuario, cosa che secondo la mia esperienza è poco frequente.

Intanto, i dati di Ottobre parlano di una discesa del prezzo medio degli affitti del 2% in Catalogna che rimane la seconda regione spagnola più cara (14,5€/m2) dopo Madrid (14,7€/m2). Idealista attribuisce questo calo all’aumento dell’offerta.

La riconversione degli appartamenti turistici in alloggi ad uso abitativo e l’entrata in vigore di questa nuova legge stanno frenando la speculazione? Siamo prossimi ad un cambio reale o meglio non farsi troppe illusioni?

Per la cronaca, la mia ricerca di una nuova casa per ora non ha portato frutti.

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