Il lato oscuro di Barcelona e della fiesta

España
23 Ottobre 2016

Il lato b della fiesta e dello sballo a Barcellona

Barcellona è una città completa: qui trovi la straordinaria architettura di Gaudí, l’incantevole barrio gotico e la collina di Montjüic con il suo panorama mozzafiato. Se ti piace il “futbol” puoi visitare il museo del Barça e goderti una partita dagli spalti del Camp Nou e se cerchi il relax potrai sdariarti sulla sabbia e fare un tuffo. Potrei continuare a lungo con la lista delle bellezze della capitale catalana, però non sono qui per questo.

Barcelona possiede un altro volto, ben differente e che è frutto della degenerazione del turismo di massa che l’ha trasformata nella quarta città europea piú visitata dai turisti, con piú di 8 milioni di visitatori. Interi quartieri adibiti a uno squallido luna park dove  sfogare gli istinti piú bassi e passare  un week end di paura e delirio.

La centralissima Rambla è in mano a spacciatori e prostitute, attraversarla di notte significa cimentarsi in un pericoloso e poco edificante slalom tra chi cerca di derubarti e chi ti insegue proponendoti un’ affare d’oro. Gli abitanti di Barcellona evitano la Rambla a tutti i costi; io stesso, che da turista la attraversavo abitualmente, oggi me ne mantengo alla larga. Orde di croceristi la percorrono con l’illusione di trovare il souvenir perfetto, di mangiare una saporita paella e di riuscire in poche ore a vedere una città che merita varie giornate di soggiorno. Di Spagna, Cataluña e Barcellona nella Rambla non troverai quasi nulla.

Ma c’è di peggio, se non sei stato al Porto Olimpico e nei suoi locali notturni, non farlo. L’immagine del post è la meno compromettente che ho trovato sull’argomento; se hai lo stomaco forte, dai un’occhiata all’ articolo del “Periodico de Catalunya“. Questo quadrante della città è ostaggio di migliaia di turisti di ogni età che, sprezzanti di ogni norma di civismo, la colonizzano ogni notte. Passeggiando per quello che un tempo era un quartiere privilegiato,  entrerai nel lato B di Barcellona: droga, sesso in pubblico, latrine a cielo aperto, sporcizia, feste improvvisate, furti e risse. Il menú completo del perfetto turista “de borrachera” ,come lo chiamano in Spagna, è a tua disposizione. Per la disperazione di chi abita o transita nei dintorni o di chi, sempliecemente, vorrebbe vivere in una città più decorosa.

Parlare di questo argomento con i miei amici locali, com’è normale, provoca sempre interminabili discussioni. Certo è che il turismo di massa è una vera e proprio miniera d’oro per la città , però a che prezzo? Barcellona ha volutamente attratto turisti dello sballo durante molti anni, privilegiando la quantità alla qualità e ovviando gli effetti collaterali sui cittadini e sull’immagine della città. La domanda e l’offerta di sballo, si incontrano per dare vita a una Barcelona che non piace a chi ama questa città. Oggi, il rinnovato consiglio comunale afferma che combatterà questa piaga; per ora però, gli interessi interessi economici in ballo continuano a predominare.

Purtroppo la tendenza ad attrarre lo sballo low cost è una patologia molto diffusa sul territorio spagnolo. Basta farsi un giro per Ibiza, Mallorca, Salou o Gandia per scoprire il lato piú oscuro della fiesta. Se invece vuoi farti un giro per Pamplona e correre con me davanti ai suoi tori, leggi il mio post sulla festa di “Sanfermin.

Oggi  Barcellona ha perso parte della sua identità e ha deciso di svendere intere zone pur di accontentare gli sballati di tutto il mondo e di fare cassa.

Ne è valsa la pena? Ti piace il lato B di Barcellona?

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